C’era una volta a Storialandia un drago grande grande e verde verde, che sputava fuoco!
Il drago divorava qualsiasi cosa si potesse mangiare. I contadini erano disperati perché divorava i raccolti.
Tutti gli abitanti di Storialandia erano stanchi di questo drago che spaventava tutti e lasciava tutti a pancia vuota!
Allora il re di Storialandia, che era un tipo molto ingamba, decise di trovare una soluzione! Mandò il suo cavaliere migliore a cercare il drago per ucciderlo.
Il cavaliere si mise alla ricerca del drago per tutto il regno e finalmente lo trovò steso sulla collina con la pancia piena che dormiva profondamente!
Ma addormentato il drago non sembrava poi così cattivo ed il cavaliere non ebbe il coraggio di ucciderlo. Si sedette tranquillo e aspettò che si svegliasse.
Dopo qualche ora il drago si svegliò, e fu davvero molto stupito di vedere il cavaliere, che senza perdere altro tempo chiese: “Drago, perché divori tutti i raccolti nei campi? Sono tutti molto arrabbiati con te, tanto che il re mi ha mandato qui per ucciderti!”
E il drago “Ma io ho fame e sono tanto grosso, quindi ho bisogno di molto cibo per saziarmi”.
Allora il cavaliere pensò e ripenso…. “Ho un’idea drago, aspettami qui. Non mangiare niente ed abbi fiducia, ti prometto che tornerò presto”.
Saltò in sella al suo cavallo e corse da Nicola, il più bravo pizzaiolo di tutta Storialandia! Gli spiegò la situazione e gli chiese di fare la pizza più grande che avesse mai fatto! Una pizza gigante che potesse sfamare un grosso drago affamato!
Quando il drago assaggiò la famosa pizza di Nicola la trovò davvero buonissima! Si accordarono che una volta alla settimana il drago poteva andare in pizzeria a mangiare la sua pizza gigante!
E come gli piaceva scegliere tra tutte quelle pizze sul menù! La sua preferita era la pizza con i pomodorini freschi e la mozzarella.
Da quel giorno il drago non fu più pericoloso per nessuno, mangiò solo pizza e diventò molto amico del pizzaiolo Nicola: lo aiutava sempre ad accendere il fuoco nel forno della pizzeria!
Storia di Olivia Zaraluna