C’era una volta uno scoiattolo di nome Nocciola che viveva nel cuore di una foresta incantata. Nocciola era un gran lavoratore e molto attivo nelle sue faccende di tutti i giorni.
Quell’anno Nocciola aveva un grande sogno: raccogliere abbastanza provviste per tutto l’inverno in modo da non dover uscire più al freddo e al gelo e passare al calduccio nella sua tana tutti i mesi invernali.
Un mattino, Nocciola si svegliò presto, determinato ad iniziare il lavoro di raccolta provviste.
Saltellò tra gli alberi, cercando di raccogliere tutte le noci e le ghiande che riusciva a trovare. Ma la sfortuna sembrava inseguirlo. Appena raggiungeva una ghianda succulenta, questa gli sfuggiva dalle zampe e rotolava via. Quando cercava di afferrare una noce, la sua coda si impigliava tra i rami e faceva un ampio volo acrobatico prima di atterrare sui rami più bassi.
“Che sfortuna!” esclamava Nocciola, sfregandosi il musetto e le zampine doloranti a causa delle rovinose cadute.
“Ma non importa, posso ancora farcela.”
Nonostante gli imprevisti, Nocciola continuò il suo viaggio alla ricerca di cibo. Stava finalmente raccogliendo una pila di ghiande quando un gruppo di Uccellini si avvicinò curioso.
“Ciao, Nocciola! Che cosa stai facendo?” cinguettò un uccellino. Lo scoiattolino raccontò il suo progetto per le provviste invernali agli amici pennuti e questi prontamente chiesero “Ti serve aiuto?”
Nocciola accettò volentieri e insieme formarono una catena di passaggio delle ghiande. Un’ uccellino volava sui rami più alti dell’albero e prendeva una ghianda e la passava all’uccellino successivo e così via fino a quando arrivava nelle zampette di Nocciola.
In questo modo le ghiande si accumulavano molto velocemente.
“Fantastico!” esclamò Nocciola. “Grazie mille, amici pennuti!”
Quando il mucchio diventò praticamente una piccola montagna, Nocciola si accinse tutto entusiasta a portare le ghiande nella sua tana, ma proprio in quel momento un coniglietto sbadato attraversò la strada correndo a perdifiato e inciampò sulle provviste ammucchiate.
Le ghiande volarono via in tutte le direzioni, disperdendosi ovunque!
“Oh no!” disse Nocciola, la coda abbassata e gli occhietti pieni di lacrime: “Non ci posso credere! Sono così sfortunato che non riuscirò mai a far abbastanza provviste per l’inverno!”
Nocciola affranto e sconsolato decise di andare al lago vicino per bere un po’.
Mentre si affacciava sul bordo del lago, vide le sue ghiande galleggiare nell’acqua. Iniziò a raccoglierle con pazienza, ma ogni volta che ne afferrava una, gli scivolava tra le zampette bagnate.
“Non posso crederci! Questa è la giornata più sfortunata della mia vita!” esclamò Nocciola, gettando le braccia all’aria.
Ma proprio quando Nocciola stava per arrendersi, qualcuno lo chiamò con voce gracchiante. Era una simpatica rana, di nome Ranocchietta.
“Hey, piccolo scoiattolo, hai bisogno di aiuto?” chiese Ranocchietta con un sorriso.
“Sì, per favore!” disse Nocciola con gratitudine.
Così, insieme, Nocciola e Ranocchietta riuscirono a recuperare tutte le ghiande che Nocciola aveva raccolto con i suoi amici Uccellini. Ranocchietta suggerì anche di asciugarle al sole per evitare che scivolassero via.
“Sono davvero fortunato ad avere degli amici così gentili!” disse a Ranocchietta con affetto. “Non sono affatto sfortunato come pensavo, anzi, credo che questo sia il giorno più fortunato della mia vita! “
Da quel giorno, Nocciola, gli Uccellini e Ranocchietta divennero grandi amici e lavorarono insieme per raccogliere provviste per l’inverno.
Quando ebbero finito con le provviste di Nocciola, tutti assieme, si occuparono delle foglie larghe da sistemare sul laghetto per rendere confortevole la casa di Ranocchietta e poi, sempre tutti assieme, organizzarono una gran festa per salutare gli Uccellini che presto sarebbero migrati per l’inverno.
Perché così fanno gli amici. Si aiutano l’un l’anto e si sostengono nei momenti difficili.
Storia di Olivia Zaraluna