Nina la renna viveva in un paesino molto, ma davvero molto a nord.
Nina era una piccola renna gentile e simpatica che si stava preparando, esattamente come tutte le renne, per il Natale.
Ma quell’anno era successa una cosa davvero strana: era già al 24 dicembre e ancora non si vedeva un solo fiocco di neve!
Tutti nel paese erano molto preoccupati, ma soprattutto le renne, che come tutti gli anni stavano aspettando di essere attaccate alle slitte! Il problema era serio, si discuteva in tutti gli angoli delle piazze, nei bar per renne, nelle scuole per renne, nei supermercati per renne… insomma proprio dappertutto. Se la neve non fosse arrivata prima di sera, il Natale sarebbe stato un vero disastro per tutti.
Anche a casa di Nina si discuteva del problema e il più preoccupato di tutti era il suo papà.
Il papà di Nina infatti era una delle renne di Babbo Natale e come tutti sanno le renne di Babbo Natale hanno bisogno della neve per trainare la slitta dei regali e spiccare il volo per fare il giro di tutti i bambini del mondo e consegnare i regali. Senza neve il decollo era impossibile!
Il Natale di tutti i bambini era in serio pericolo: niente neve, niente regali.
Nina decise che bisognava assolutamente risolvere la situazione. Si chiedeva come mai la Fatina del gelo non avesse ancora provveduto a far cadere i fiocchi di neve. Di solito era sempre così attenta e puntuale!
Così Nina decise di andare a casa della Fatina del gelo e chiedere spiegazioni. Il viaggio non era molto lungo, ma era molto pericoloso, perché la fatina del gelo viveva nel bel mezzo di un grande bosco ed era molto facile perdersi in mezzo a tutti quegli alberi uguali! Ma Nina era determinata a compiere la sua missione e grazie a una buona dose di fortuna arrivò in poco tempo e senza intoppi a casa della Fatina del gelo.
Iniziò a suonare il campanello, ma suona una, due e tre volte… non apriva nessuno!
Era mai possibile che la Fatina del gelo non ci fosse? E proprio a dicembre quando era il momento di massimo lavoro per lei? Che fosse andata in vacanza? Nina suonò un’ultima volta il campanello e finalmente la Fatina del gelo aprì la porta: era tutta scompigliata, con il pigiama e le pantofolone e i bigodini in testa!
“Nina cosa ci fai qui? Stavo dormendo! Lo sai che non mi sveglio mai prima del 15 Novembre!” Disse la fatina del gelo stropicciandosi gli occhi.
“Ma Fatina oggi è già il 24 dicembre! Non c’è la neve e il Natale è in serio pericolo!”.
La fatina buttò uno sguardo alla sua sveglia digitale e si accorse con orrore che lampeggiava! Erano probabilmente finite le batterie! Non era suonata! Santo cielo! Era una cosa gravissima, non le era mai capitato di essere in ritardo!
Tutta trafelata iniziò a correre, a vestirsi, a pettinarsi, a prendere la sua bacchetta magica gridando: “Presto, presto, sono molto in ritardo! Il Natale ormai è alle porte! Santo cielo come farò? Come farò?”
E nel frattempo lanciava colpi di bacchetta magica a destra e a manca e spruzzava polvere di neve sopra e sotto e gelava con lo sguardo questo e quello.
Con una mano cercava di infilarsi la sciarpa, e con l’altra cercava di bere il caffè. Agitava la bacchetta magica e volteggiava e piroettava.
Ma la Fatina del gelo era una brava fata, sapeva il fatto suo per quanto riguarda il gelo, e in men che non si dica iniziarono a cadere dal cielo dei bellissimi e freddissimi fiocchi di neve!
In poco tempo il bosco, il paese e tutto il circondario iniziarono a ricoprirsi di un bellissimo manto innevato.
Subito le renne vennero attaccate alle slitte e caricate di tutti i pacchetti regalo.
Babbo Natale immediatamente si mise al comando della sua slitta e decollando gridò: “Ho ho, ho, grazie Nina!”
Il Natale dei bambini era salvo!
Storia di Olivia Zaraluna