Sofia e Filippo nel mondo incantato

C’era una volta una dolce bambina di nome Sofia.

A Sofia piacevano tantissimo gli animali e desiderava ardentemente avere un animale domestico tutto suo da amare ed accudire.

Un giorno, durante una passeggiata nel parco, Sofia sentì un flebile miagolio provenire da un cespuglio vicino. Curiosa, si avvicinò al cespuglio e scoprì un piccolo gattino grigio che sembrava smarrito e bisognoso di aiuto.

Senza esitazione, Sofia prese il gattino tra le braccia e lo portò a casa con sé.

Decise di chiamarlo Filippo, perché il suo pelo riluceva come fosse il mantello del principe delle fiabe.

Filippo si adattò immediatamente alla sua nuova casa e Sofia divenne la sua migliore amica.

I due passavano le giornate insieme a giocare e a scoprire il mondo che li circondava. Filippo insegnò a Sofia come arrampicarsi sugli alberi e a cacciare le foglie che cadevano dall’albero. In cambio, Sofia leggeva storie a Filippo ogni sera prima di andare a letto.

Una mattina, Sofia si svegliò e notò che Filippo era scomparso. Era disperata e preoccupata. Decise di cercarlo per tutta la casa, ma non c’era traccia del suo piccolo amico felino. Sofia si avviò verso il giardino e iniziò a chiamare Filippo a voce alta.

Mentre camminava nel giardino, Sofia si imbatté in una piccola porta nascosta nel tronco di un albero. La porta sembrava così piccola che solo un gatto avrebbe potuto entrarci. Decisa a scoprire se Filippo si fosse nascosto lì, Sofia aprì la porta e si avventurò dentro.

Si ritrovò in un mondo meraviglioso e magico, popolato da animali parlanti e creature fantastiche. C’era un coniglio che indossava un cappello a cilindro che ricordava tantissimo il Bianconiglio del libro di Alice, una scimmia che suonava un pianoforte incantato, un orso con un buffo gonnellino a righe e persino un pesciolino che camminava tranquillamente sul prato.

Ma non c’era traccia di Filippo.

Dispiaciuta e preoccupatissima, Sofia decise di tornare a casa, ma si accorse che la porta era scomparsa. Era rimasta intrappolata in quel mondo incantato.

Iniziò a piangere disperata, ma improvvisamente sentì una delicata presenza accanto a sé. Era Filippo!

Filippo, che si era semplicemente addormentato dietro alla tenda del salotto di casa, quando si era svegliato aveva cercato la sua amica per ogni dove, fino a quando aveva trovato la porta magica e l’aveva imboccata esattamente come aveva fatto Sofia.

Era venuto a cercarla e non l’avrebbe mai abbandonata. I due amici si abbracciarono felici, si fecero reciprocamente coraggio e insieme si misero alla ricerca di una soluzione per tornare a casa.

Camminarono a lungo, chiedendo informazioni ad ogni strano abitante del mondo incantato, ma nessuno sembrava aver mai visto una porta. C’era chi aveva visto una finestra, che dava sicuramente su un giardino, ma chiusa. Una giraffa altissima disse di aver visto una volta un cancello, ma che non ricordava assolutamente dove.

Un pavone che suonava l’arpa disse cantando che lui non sapeva nulla di porte, ma che se volevano gli avrebbe volentieri cantato una canzone.

Sofia e Filippo iniziavano ad essere stanchi, non avevano più voglia di camminare, e avevano anche una certa fame. Sfiniti si sedettero ai piedi di un grande albero e fu proprio allora che incontrarono un saggio gufo che viveva sul ramo più alto.

Il gufo aveva degli occhiali a forma di stella, ma soprattutto teneva con le zampe un enorme mazzo di chiavi.  

Sofia disse al gufo che aveva una gran fame, e questi subito gentile e disponibile invitò bambina e gattino a pranzo nel suo nido. Filippo si arrampicò velocemente sul ramo più alto, mentre Sofia dovette penare non poco per arrivare fin la su, ma una volta aggrappata al ramo più alto, un po’ sudata e con tutti i capelli scompigliati, vide un nido grandissimo che comprendeva: cucina, salotto, bagno e soprattutto un’enorme sala da pranzo.

Il gufo preparò un delizioso spuntino per i suoi ospiti e mentre mangiavano la bambina raccontò di come erano finiti in quel mondo incantato, e del fatto che avrebbero tanto voluto tornare a casa.  Finito di mangiare, vedendoli un po’ stanchi, li gufo li invitò a schiacciare un pisolino sul suo divano.

Dopo qualche oretta di buon sonno si risvegliarono ben riposati e sentendo un brontolio proveniente dalla stanza accanto si accostarono all’uscio per sbirciare cosa stava succedendo.

Videro il gufo trafficare con il suo grande mazzo di chiavi – sono sicuro di averla questa chiave, ma non ricordo proprio quale sia – e così dicendo prendeva una delle sue numerosissime chiavi e la infilava in una serratura sul muro liscio e bianco. Non appena girava la chiave nella toppa, appariva sul muro una porta rossa. Il gufo scuoteva la testa, girava la chiave e procedeva ad inserirne un’altra. A quel punto appariva una porta gialla. Nuovamente il gufo scuoteva la testa e sempre brontolando continuava a cambiare chiave, fino a quando sul muro non apparve proprio la porta che aveva portato Sofia e Filippo nel mondo incantato!

Subito Sofia si precipitò nella stanza – fermo fermo Gufo! E’ proprio questa la porta che stavamo cercando! –

Il gufo fece allora un grande sorriso ai sui ospiti  – Sapevo che l’avrei ritrovata prima o poi! –

Fu così che Sofia e Filippo poterono tornare felicemente a casa, ma prima di attraversare la porta magica il gufo fece loro un grande regalo – Vi regalo la chiave di questa porta, così ogni volta che avrete voglia di venirmi a trovare vi basterà girare la chiave sul tronco dell’albero del vostro giardino! – Fu così che per molti anni Sofia e Filippo andarono a trovare il gufo nel mondo incantato, diventarono molto amici e la loro amicizia durò per sempre. 

Storia di Olivia Zaraluna

Guarda il video racconto: Sofia e Filippo nel mondo incantato

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