In una piccola cittadina di provincia viveva Giovanni, un simpaticissimo bambino di tre anni, pieno di vitalità e sempre sorridente.
Ma c’era una cosa che faceva battere forte il cuore di Giovanni, e non in senso buono: l’asilo. Già, perché quell’anno Giovanni avrebbe iniziato a frequentare la scuola dell’infanzia e Giovanni aveva una terribile paura di allontanarsi dai suoi genitori e dalla sua casa.
Ogni mattina, quando il sole dipingeva di rosa il cielo, la mamma di Giovanni lo svegliava con un sorriso e gli diceva: “Oggi è un giorno di scoperte e nuovi amici, Giovanni! Pronto per andare a scuola?” Ma lui stringeva forte la sua copertina e sussurrava: “Non voglio andare.” La scuola gli sembrava grigia e terribile e lui si sentiva terribilmente solo, circondato da tutti quegli estranei.
Un giorno, Giovanni si alzò, come al solito tutto triste, e si preparò ad affrontare la terribile giornata l’asilo. Ma questa volta, la mamma lo sorprese: aveva una mappa del tesoro!
Era una mappa bellissima, di carta antica, con un percorso tratteggiato e una grande x rossa in un punto preciso. Probabilmente uno dei suoi genitori aveva un antenato pirata!
“Cosa ne dici se io e te questa mattina facciamo un’avventura da esploratori?” disse la mamma, sorridente “Potresti trovare tesori che non hai mai immaginato!”
Così, Giovanni e la mamma si misero in cammino con la mappa del tesoro. Uscirono di casa e contarono 1, 2, 3… passi verso destra, poi attraversa il fiume grigio camminando sopra la pelle di zebra. All’albero svolta a sinistra e cammina ancora per 50 passai…
Giovanni era tutto concentrato sulla sua mappa e sul percorso che nemmeno si accorse di essere arrivato di fronte al portone della scuola dell’infanzia.
La X si trovava proprio lì, poco più avanti. Doveva percorrere ancora pochissimi passi e avrebbe scoperto il tesoro!
Giovanni non si fece intimorire, superò la paura e proseguì fiducioso, dopo aver salutato la mamma, all’interno della scuola.
Quando entrò nella classe, Laura, una bambina gentile e curiosa, gli si avvicinò e chiese: “Cos’è che tieni in mano? Cosa stai cercando?”
Giovanni mostrò la mappa del tesoro a Laura e chiese: “Vuoi aiutarmi a scoprire dove si trova il tesoro nascosto?” Laura naturalmente acconsentì. Anche lei si sentiva un po’ spaesata ed impaurita in quei giorni e pensò che aiutare Giovanni poteva essere divertente.
Giovanni si sentì un po’ meno timido. Insieme contarono gli ultimi passi che mancavano: “2 passi a destra dopo la porta, un saltino in avanti, 4 passi verso la finestra, e… si trovarono perfettamente di fronte ad un grande armadio.
Un po’ intimiditi sul da farsi aprirono le grandi ante e… scoprirono mondi fatti di lego, blocchi colorati e libri pieni di storie magiche.
I due iniziarono a giocare e chiacchierare assieme, aprivano le scatole ed esclamavano: “Woooh, che cosa incredibile, guarda questo… giochiamo un po’ con quest’altro?”
Nel corso della giornata a Giovanni e Laura si unirono altri bambini, tutti entusiasti di scoprire nuovi fantastici tesori, e anche la maestra decise di partecipare al gioco e si divertì tantissimo.
Quel giorno Giovanni, all’uscita di scuola, corse verso la mamma con gli occhi brillanti e il cuore leggero: “Com’è stata la tua avventura oggi? Hai trovato il tesoro?”
Giovanni sorrise e rispose: “E’ stata una giornata incredibile, mamma! Ho incontrato tantissimi tesori e amici fantastici e ho imparato tante cose nuove. L’asilo è fantastico! Ci posso venire anche domani?”
E così, da quel giorno, Giovanni non vide più l’asilo come un luogo di paura, ma come una terra di meraviglie pronte ad essere esplorate. Ogni mattina, si svegliava con il cuore pieno di entusiasmo, pronto per una nuova avventura e felice di incontrare i suoi nuovi amici.
E lì, tra giochi e risate, Giovanni imparò che a volte, le cose che sembrano spaventose all’inizio, possono trasformarsi in incredibili avventure che cambiano la vita.
Storia di Olivia Zaraluna