Un massaggio con crema o olio rilassante può aiutare il bimbo a dormire tranquillo. Ecco come fare

Abbiamo visto come creare una buona routine della nanna sia fondamentale sia per il benessere dei bambini che dei genitori. È importante per i più piccoli imparare fin da subito ad addormentarsi da soli, così da non avere problemi neanche in futuro. È perciò necessario creare delle piccole abitudini e dei rituali che rendano piacevole e atteso il momento della buona notte, privandolo dai pianti e dalle proteste.

Si può quindi considerare di aggiungere al proprio rituale un massaggio rilassante.

Cos’è e quali sono i suoi benefici

Il massaggio per i più piccoli deriva dalla cultura orientale ma si sta ormai diffondendo, dopo che alcuni studi ne hanno dimostrato i molteplici riscontri positivi:

  • Concilia il sonno: sicuramente il principale beneficio è proprio quello di aiutare i bimbi ad addormentarsi. Soprattutto dai sei mesi in poi, possono iniziare a manifestare difficoltà in tal senso; il massaggio lo aiuterà quindi a rilassarsi.
  • Aumentare sensibilità, propriocezione e senso del tatto: il feto è cullato e massaggiato dal liquido amniotico e, crescendo, il tatto è proprio il primo dei cinque sensi a svilupparsi. Un contatto delicato e costante aiuta quindi ad accrescere le sensazioni del bambino.
  • Genera benessere, non solo fisico, ma anche emotivo
  • Migliora il legame genitori-figli: è infatti un momento di profonda intimità, che può aiutare ad alleviare lo stress anche nei genitori.
  • Nei bambini più grandi può essere concentrato in zone in cui si avvertono particolari dolori per alleviarli.

Creare l’atmosfera

È importante creare l’atmosfera giusta, così che il bambino sia pronto ad essere messo a letto subito dopo il massaggio. Si può quindi svolgere nella cameretta del bimbo, con accanto tutto il necessario per la nanna.

È bene mantenere una luce soffusa e toni tenui e delicati. Può essere utile utilizzare una musichetta di sottofondo e aver appena eseguito un bagnetto caldo. La stanza dovrebbe essere riparata da rumori esterni e alla giusta temperatura.

Potrebbe essere d’aiuto rilassarsi prima di procedere con il massaggio, così da non trasferire al bambino eventuali tensioni. Inoltre, le mani dovrebbero essere ben calde per non risultare spiacevoli: si può quindi iniziare toccando una piccola parte e aspettare che le mani assorbano il calore del corpo, dopo alcuni momenti si può iniziare il massaggio vero e proprio.

Scegliere l’olio o la crema

È importante utilizzare un olio o una crema come supporto per il massaggio, così da non creare arrossamenti o irritazioni. È bene scegliere con attenzione, evitando prodotti che possano contenere allergeni, e provarne una parte su una piccola porzione di pelle, le prime volte, così da scongiurare ogni dubbio. Si può prediligere olio o crema a proprio piacimento, ponendo attenzione che non necessitino di un risciacquo dopo essere stati usati: altrimenti bisognerà interrompere la messa a nanna per lavare nuovamente il bambino e molti benefici verranno annullati.

Tipologia di massaggi

Esistono differenti tipi di massaggi che è possibile imparare con piccoli corsi, libri o video online. Qui di seguito vi daremo alcune indicazioni, è comunque importante tener conto che ogni individuo è a sé, ed è perciò fondamentale ascoltare il bambino, il suo corpicino e le sue esigenze.

La sequenza può variare a seconda del tipo di massaggio scelto. Le gambe sono ritenute la parte del neonato più stimolata durante il cambio del pannolino e quindi, anche la zona più recettiva a ricevere il massaggio. Si passa poi all’addome, al torace, alle braccia, al viso e infine, alla schiena. Da porre particolare attenzione durante quest’ultima parte, in special modo con bambino sotto i sei mesi per cui la posizione prona è molto delicata.

In generale, nel massaggio del bambino si inizia dalle sue parti meno vulnerabili, cioè le gambe ed il piede e tutto il corpo del bambino deve essere stimolato così che ne possa percepire più facilmente i confini, accrescendo la sua propriocezione.

Per massaggiare le gambe, si utilizzerà la “tecnica della “vite”: si afferra la gamba con il palmo delle mani e si massaggia dalla coscia alla caviglia ruotando delicatamente le mani in direzione opposta, avanti e indietro e spremendo molto delicatamente. La delicatezza è fondamentale poiché il piccolo non può ancora avvisarci del suo disagio e le sue ossa sono in via di sviluppo. Nella prosecuzione del massaggio si continuerà con il trattamento del piede: pressione alla base delle dita, al tallone e lungo tutta la pianta, pressioni sul dorso e quindi attorno alla caviglia.

Poi si passerà all’addome utilizzando il palmo delle mani con rotazione dall’alto verso il basso e poi in senso orario, pressione leggera con i pollici dal centro verso l’esterno, passeggiata da destra verso sinistra all’altezza dell’ombelico.

Quindi si passerà al torace con la posizione delle mani a libro aperto e movimento verso l’esterno e verso il basso, e poi con un movimento a farfalla in senso diagonale.

Si continuerà con le braccia e le mani con movimenti simili a quelli per le gambe e i piedi.

Da ultimo si terminerà con il volto: appoggiando le vostre mani delicatamente attorno alla testa del bambino accarezzandola con movimenti circolari; poi con i polpastrelli si parte dal centro della fronte e andate verso fino alle tempie, dalle guance fino ad arrivare alle orecchie, e giù fino al mento.

A questo punto è possibile girare il bambino in posizione prona e, con movimenti leggeri, massaggiargli anche la schiena, il collo e la nuca. Iniziando dalla zona lombare per finire, delicatamente, attorno alla fontanella.

Può inoltre capitare che vostro figlio soffra di coliche e stipsi: disturbi molto spiacevoli che lo possono tenere sveglio anche tutta la notte, specialmente nei primi mesi. In questi casi è bene svolgere un massaggio differente, che aiuti a prevenirle. Il massaggio, in questo caso, favorisce l’emissione di gas e il movimento delle feci verso l’ultima parte dell’intestino. Per eseguirlo è sufficiente immaginare un orologio che ha il centro sull’ombelico del bambino, una mano fa un cerchio completo sull’addome, mentre l’altra fa un semicerchio, come dalle 10 alle 5 dell’orologio. Le mani ruotano in senso orario e la sequenza è da ripetere almeno sei volte.

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